Come vendere su Amazon da privato senza partita Iva

vendere su amazon senza partita iva

Vendere su Amazon senza partita Iva, dettagli fiscali di Amazon Italia

Se ti stai chiedendo se hai la possibilità di vendere su Amazon anche se non possiedi una partita Iva, la risposta è: Assolutamente si! Esattamente, si può vendere anche se non sei registrato ai fini Iva.

Posso vendere su Amazon da privato ? Posso vendere su Amazon senza partita Iva?

Vediamo più precisamente i dettagli fiscali di Amazon Italia. Cosa devo fare su Amazon Italia? L’unica cosa che dovrai fare per poter vendere senza nessuna registrazione all’agenzia delle entrate sarà creare un account base poiché per vendere con un account Pro verrà richiesto il codice identificativo iva.

Vediamo più nel dettaglio quali sono le richieste dello stato italiano

Per le leggi (GAZZETTA UFFICIALE DECRETO-LEGGE 24 aprile 2017, n. 50 )dello Stato Italiano, non è richiesta la partita Iva per vendere su Amazon rispettando la seguente condizione:
L’attività deve essere considerata OCCASIONALE e NON CONTINUATIVA.
Per cui, nel caso in cui l’attività di vendita su Amazon venisse considerata abituale o continuativa, diventa necessario aprire una partita IVA per la vendita su Amazon. É inoltre necessario dichiarare tutti redditi provenienti dalla vendita su Amazon nella dichiarazione dei redditi annuale, come tutte le aziende. Per avere informazioni più specifiche in merito, vi consigliamo di rivolgervi a un consulente esperto in materia fiscale italiana come, ad esempio, lo studio commercialistico Miucci.Vendere su Amazon senza partita iva richiede sempre il parere di un esperto fiscale!

Responsabilità Fiscale: Un Approfondimento Dettagliato per Vendere su Amazon Senza Partita IVA

Vendere su Amazon senza partita IVA è possibile, ma richiede una comprensione approfondita delle implicazioni fiscali per evitare violazioni della normativa. In Italia, la disciplina fiscale distingue chiaramente tra attività occasionali e professionali, con implicazioni diverse per chi vende come privato. Di seguito, analizziamo i punti fondamentali e i dettagli avanzati da considerare.

1. Attività Occasionale: Definizione e Limiti Normativi

Per legge, chi vende senza partita IVA può farlo solo se l’attività è occasionale, ovvero non caratterizzata da continuità, abitualità e organizzazione. Questa definizione deriva dall’art. 5 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e dall’art. 2082 del Codice Civile.

Limiti chiave per le attività occasionali:

  • Soglia di reddito: I compensi derivanti da attività occasionali non devono superare i 5.000 euro annui per evitare l’obbligo di contribuzione INPS. Tuttavia, non esiste una soglia specifica per l’obbligo di apertura della partita IVA: è l’aspetto qualitativo dell’attività a determinarne la natura professionale.
  • Frequenza delle operazioni: Anche con compensi contenuti, una frequenza elevata di vendite potrebbe far rientrare l’attività tra quelle imprenditoriali.

Esempio pratico: Se vendi pochi articoli di valore elevato (es. elettronica) in maniera sporadica, sei probabilmente in regola. Se invece vendi centinaia di articoli di basso valore ogni mese, l’attività potrebbe essere interpretata come commerciale.

2. Implicazioni della Direttiva DAC7 e della Piattaforma Amazon

Dal 2023, la direttiva DAC7 impone ad Amazon di segnalare alle autorità fiscali europee i dati relativi ai venditori, inclusi quelli privati, se:

  • Le vendite superano i 2.000 euro annui o
  • Il numero delle transazioni supera le 30.

Cosa viene comunicato:

  • Nome e cognome o denominazione del venditore;
  • Codice fiscale e altri identificativi fiscali;
  • Totale delle vendite realizzate;
  • Informazioni sui pagamenti ricevuti.

Questa normativa aumenta significativamente la probabilità di controlli fiscali per i venditori privati che non rispettano i requisiti legali.

3. Tracciabilità e Conservazione dei Documenti Fiscali

Un venditore senza partita IVA deve comunque mantenere una rigorosa tracciabilità delle proprie operazioni, per dimostrare che l’attività è occasionale e per gestire eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Documenti consigliati da conservare:

  • Prove di acquisto (fatture o ricevute) per dimostrare la provenienza della merce;
  • Estratti conto bancari che evidenzino i pagamenti ricevuti;
  • Riepiloghi delle transazioni disponibili su Amazon Seller Central.

In caso di mancata documentazione, si rischiano sanzioni per presunta evasione fiscale, anche se l’attività risulta occasionale.

4. Le Sanzioni in Caso di Irregolarità

La mancata apertura della partita IVA, quando dovuta, può comportare sanzioni sia di tipo amministrativo che penale:

  • Sanzioni amministrative: L’omessa dichiarazione dei redditi può comportare multe dal 120% al 240% dell’imposta evasa.
  • Sanzioni penali: Se l’imposta evasa supera i 50.000 euro annui, si può incorrere in reati penali per dichiarazione fraudolenta o omessa.

Un venditore deve quindi valutare attentamente il rischio, poiché la regolarizzazione postuma può risultare costosa e complessa.

5. Passaggi Operativi per una Gestione Corretta

Per evitare problemi fiscali, si consiglia di seguire una serie di passaggi chiave:

  1. Valutare la natura dell’attività: Determinare se l’attività è davvero occasionale o se presenta caratteristiche di continuità.
  2. Monitorare i guadagni e le transazioni: Utilizzare strumenti di reportistica per tracciare i dati finanziari.
  3. Rivolgersi a un consulente fiscale: Un professionista può aiutarti a determinare se e quando è necessario aprire una partita IVA.
  4. Effettuare la regolarizzazione preventiva: Se i guadagni iniziano a crescere, meglio aprire volontariamente la partita IVA per evitare contestazioni future.

6. Consulenza e Pianificazione Fiscale Avanzata

Un consulente fiscale esperto può offrire soluzioni strategiche, come:

  • Analizzare le possibilità di usufruire del regime forfettario, ideale per piccoli imprenditori con ricavi fino a 85.000 euro annui e con aliquota agevolata al 15% (o al 5% per i primi 5 anni).
  • Ottimizzare la fiscalità attraverso deduzioni e detrazioni applicabili, in particolare per spese legate alla vendita online (es. spedizioni, pubblicità).
  • Valutare i vantaggi di strutturare l’attività sotto forma di ditta individuale o società.

Vantaggi e limitazioni di un account Base di Amazon

Esatto, l’account base di Amazon (maggiormente utilizzato per vendere su Amazon senza partita iva) ha anche dei vantaggi, ma comporta delle limitazioni piuttosto importanti, vediamole di seguito. L’account base ha esattamente tutte le caratteristiche di un account Pro, eccetto per due differenze sostanziali. Mentre nell’account Pro si paga una quota mensile (che in Italia equivale a 39 euro al mese*), per un account base non si hanno dei costi mensili. Proprio così, si può creare il proprio account gratuitamente e caricare i propri prodotti poiché con un account base non si hanno dei costi mensili bensì una commissione maggiorata sulla vendita del prodotto o acquisto nella sua piattaforma. Amazon prenderà 0,99 euro* di commissioni per articolo per ogni prodotto che venderai e che sarà acquistato sul loro portale più le normali commissioni per segnalazione e di chiusura. Scopri maggiori informazioni riguardanti i piani e le tariffe di Amazon.

Quali sono allora le limitazioni date da Amazon per un account venditore base? Vediamolo subito.

La limitazione più grande è la seguente: con un account base non si possono vendere più di 40 prodotti mensili, ragione per cui se si vuole superare questa soglia è necessario portare il proprio account a Pro. La seconda grande limitazione (ne vedremo successivamente altre) è la seguente: con un account base NON si può ottenere la BUY BOX . Qual’è il problema? beh, ne sorgono diversi, vediamoli di seguito.
Come sappiamo i prodotti che si possono vendere su Amazon son di 2 tipi:
  • Prodotti NON di tua produzione
  • Prodotti di tua produzione
Vediamo la prima casistica:
Compriamo un prodotto e lo rivendiamo su Amazon. Semplicissimo, qual’è il problema?
Ammettiamo che il prodotto non è stato ancora inserito nel catalogo dei prodotti Amazon.
WOW! Sono il primo al mondo, farò un sacco di soldi!! FANTASTICO!!!
Mi dispiace interrompere i tuoi sogni di gloria ma purtroppo non è così. Per aggiungere un prodotto al catalogo Amazon verrà richiesto l’attestato di proprietà del codice che lo identifica oppure la certificazione rilasciata da chi detiene la proprietà del codice a vendere i suoi prodotti. Per cui per vendere su Amazon un prodotto che acquisti da altri, è per la maggior parte delle volte necessario che altri venditori lo abbiano già aggiunto al catalogo.
Ammettiamo invece che il prodotto sia già nel catalogo Amazon.
Benissimo!! É già tutto pronto, mi basterà aggiungere il prodotto al mio inventario e farò faville!!!
Diciamo che è un po’ come entrare nella vasca degli squali senza gabbia di ferro. Per come abbiamo già visto nell’articolo riguardante la Buy Box siamo già predisposti a fare ben poche vendite. L’unica nostra speranza sarebbe quella di mettere il nostro prodotti a prezzi molto bassi ma questo viene reso molto più difficile dalla commissione per articolo sopra citata. Diventa, per cui, molto difficile effettuare delle vendite con un account base di prodotti acquistati e non di nostra produzione.
Vediamo invece la casistica dove i prodotti che vendiamo sono di nostra produzione. Una volta acquistati i codici a barre relativi ai propri prodotti e inseriti sul catalogo di Amazon, dobbiamo preoccuparci di far vendere il prodotto. Come si può vendere un prodotto inserito da poco nel catalogo? Esistono due principali mezzi:
  • Pubblicizzare il prodotto
  • Creare una pagina prodotto efficace
Nel primo caso, Amazon permette di sfruttare l’opzione “Prodotti Sponsorizzati” solo ai proprietari della Buy Box di un determinato prodotto. Nel secondo caso potresti provare a creare una scheda del prodotto per tuo conto ma il risultato non è assicurato. Per questo ti consigliamo quindi di rivolgerti a degli esperti del settore come Marche Web Marketing, i quali hanno creato un apposito servizio per chi vuole vendere su Amazon (Amazon StartUp). Come puoi vedere quindi, sfruttare Amazon per vendere con un account base è tutt’altro che semplice ma può essere la tua soluzione in caso volessi vendere su Amazon occasionalmente.
Altre limitazioni dell’account base sono le seguenti:
  • Si possono vendere prodotti solo di alcune categorie
  • Le tue offerte non sono idonee all’acquisto 1-Click
  • Non avrai accesso ai report sugli ordini e ad ogni feed ad esse collegato
  • Non potrai caricare il tuo inventario e le tue offerte per mezzo di strumenti automatizzati (upload di file voluminosi)
  • Non avrai accesso a Seller Central API e Web Services di Amazon
Ricordiamo che l’upgrade ad account Pro può essere effettuato in qualsiasi momento.

Riepilogando, se vuoi vendere senza partita Iva su Amazon:

Devi creare un account base che:
  • Non comporta costi mensili
  • Applica una ulteriore commissione sulle vendite di 0,99 euro per articolo*
  • Limita le vendite a 40 articoli al mese
  • Non permette di ottenere la Buy Box
  • Porta il venditore alle limitazioni sopra citate
Ci teniamo, inoltre, ad informarti che puoi aprire una partita IVA gratuitamente con Amazon sfruttando il loro servizio di compilazione ai fini IVA.
Puoi saperne di più su questo sito.
*Tutti i prezzi riguardanti Amazon sono da ritenersi IVA escl.

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